Resto in silenzio, uso questo tempo per riflettere su quello che sono, su quello che mi serve davvero. Elimino il superfluo nelle cose, elimino le persone negative, cerco di godere di quello che ho.
Ogni momento della vita serve a qualcosa, non sono eterna, e dalla fragilità della vita, dalla mia imperfezione, posso solo trarre insegnamenti
Grande piatto cinese, gres, decorazione blu floreale su fondo bianco.
Restauro Kintsugi tradizionale giapponese, lacca urushi, polvere d’oro.
Una rottura netta, un taglio che solca, divide a metà. E in alto, un paio di ali, per volare, per conoscere a fondo la libertà dei pensieri. Perché c’è sempre il modo per esplorare, per chiudere gli occhi, per essere se stessi. Fino in fondo.
Interpreto le rotture, mi piace sentire che sono qualcosa in più, che hanno una propria vita, fuori dalla rigidità della ceramica. Mi parlano di fragilità e quando le creo mi sento parte anch’io di un progetto.
E sono felice quando il cliente che mi ha ordinato il lavoro mi ringrazia per il mio lavoro.
non sa per me quanto è importante tutto quello che sta facendo: per me ha un altissimo valore simbolico