Chiaraarte

kintsugi

Laboratorio di restauro

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kintsugi

Laboratorio di restauro

Sono Chiara Lorenzetti, restauratrice di ceramica e artista di Kintsugi tradizionale giapponese.


Ammirando le opere Kintsugi ho spesso provato l’emozione che dona la bellezza e la malinconia profonda della fragilità: cocci sparsi riuniti con lacca urushi, una resina naturale estratta dalla pianta Rhus Verniciflua, il tempo lungo, spesso mesi, di attesa tra le varie fasi, la cura lenta delle stuccature, la rifinitura dei dettagli, l’attimo prezioso dell’oro.

Da restauratrice ho ricercato da subito di rispettare i canoni dell’arte Kintsugi tradizionale giapponese: utilizzo lacca urushi e polvere d’oro pura.

Eseguo restauri su opere di clienti e creo opere d’arte originali partendo da ceramiche rotte o che rompo creando linee studiate e armoniose.

Kintsugi, l’arte di riparare con l’oro” è un manuale tecnico di restauro che descrive ogni fase di lavorazione, a partire dallo studio dell’oggetto fino alla semina finale della polvere d’oro.

Offre una panoramica sul periodo Muromachi, epoca dello shogun Ashikaga Yoshimasa, sul movimento culturale Higashiyama bunka, con uno sguardo alla storia della ceramica.Kintsugi porta con sé una profonda metafora di vita, esaminata nella parte finale libro, con cenni di filosofia giapponese e approfondimenti sul kintsugi contemporaneo.

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Kintsugi, l’arte di riparare con l’oro” è un manuale tecnico di restauro che descrive ogni fase di lavorazione, a partire dallo studio dell’oggetto fino alla semina finale della polvere d’oro.

Offre una panoramica sul periodo Muromachi, epoca dello shogun Ashikaga Yoshimasa, sul movimento culturale Higashiyama bunka, con uno sguardo alla storia della ceramica.Kintsugi porta con sé una profonda metafora di vita, esaminata nella parte finale libro, con cenni di filosofia giapponese e approfondimenti sul kintsugi contemporaneo.

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Chiaraarte

Propone

Restauro tradizionale giapponese

Si restaurano oggetti in ceramica, vetro, con l’arte tradizionale Kintsugi.

Opere d'arte

In ceramica, trovate rotte o imperfette.
Si creano opere dedicate e su commissione.

Corsi, Team building ed eventi

Corsi di introduzione all’arte Kintsugi tradizionale e moderna.
Team building aziendali, apparizioni in TV e collaborazioni.
"La fragilità è un dono."
-Chiara Lorenzetti
"La fragilità è un dono."
-Chiara Lorenzetti

The Unbreakable

IN COLLABORAZIONE CON TOYOTA

The Unbreakable è la campagna di Toyota Italia per le Olimpiadi di Tokyo 2020 che segue la campagna di comunicazione “Start Your Impossible” lanciata nel 2017.
 
The Unbreakable nasce nel febbraio 2019 dalla creatività dell’agenzia The&Partnership Italia; dopo un anno di lavoro, studio attento dei dettagli, il 3 marzo 2020 è stato pubblicato il sito The Unbreakable: le storie impossibili.
Chi sono gli Unbreakable? Sono persone normali e straordinarie che hanno affrontato con coraggio e forza le avversità, facendo della difficoltà e della fragilità il loro talento.
 
Sette atleti appartenenti al Toyota TeamGabriele DettiSimona Quadarella, Vanessa Ferrari, Andrea Pusateri, Ivan FedericoBebe Vio Ivan Zaytsev raccontano come hanno affrontato una difficoltà della loro carriera e come l’hanno saputa superare, diventando degli Unbreakable.
Sette persone, Mattia Barbarossa, Sofia Corradi, Silvia Bonomi, Daniele Regolo, Marco Dolfin, Alessia Guarnaccia, Giovanni Zappatore, raccontano la loro storia impossibile, e il modo con cui hanno riscritto le regole della mobilità rendendo il mondo un posto migliore.
Storie impossibili, storie di sogni che diventano realtà, se ci si crede fino in fondo, anche andando contro tutti, spesso soli, con il proprio coraggio e forza.
Storie che hanno cicatrici scritte a chiare lettere sulla pelle e sulle pagine delle loro vita.
 
Il filo di ogni storia sono le cicatrici e la loro guarigione. Quale migliore metafora quindi dell’arte Kintsugi, l’arte tradizionale giapponese di restauro che impiega la lacca urushi e la polvere d’oro per unire i cocci delle ceramiche rotte?
Un ricamo prezioso, duraturo, un taglio dorato che rimane e che rende di noi quello che siamo.
 
È stata creata un’opera, una goccia, che gli atleti lasciano cadere, quasi abbandonando per sempre il passato. La stessa goccia che viene da me restaurata, un coccio dopo l’altro, seguendo l’emozione dei racconti degli alteti, così diversi e toccanti: lacca urushi e il tempo, lentezza e cura e alla fine l’oro. A impreziosire, a unire, a ricordare.
L’opera diventa viva, testimonianza di quello che è stato e specchio, così come l’oro, del proprio presente.
Ed è nella consegna dalle mie mani a quelle degli atleti che il rito si compie. Un rito che è il cerchio della vita, tra momenti di difficoltà e riprese, tra allegria e tristezza.

Ci sono ferite che lasciano un segno ma che noi possiamo curare rendendole più forti, preziose, e artisticamente belle.

Che sia una ceramica, che sia la pelle, che sia l’anima o il cuore. Che sia la vita intera.

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