Kintsugi: corso di tecnica tradizionale giapponese

MILANO, 7-8 NOVEMBRE 2020

Me lo chiedete in tanti, soprattutto dopo aver frequentato il corso di tecnica moderna di 4 ore, affascinati dalla bellezza della lacca urushi e dalla poesia della storia che si cela dentro a un’opera Kintsugi.
E così, il 7 e 8 novembre, vi insegnerò a usare i materiali e le tecniche della tradizione giapponese: lacca urushi, farina, tonoko, polvere d’oro.
Ho scelto di racchiudere gli insegnamenti base in 12 ore, divise su due giorni.
Vi faccio rompere un pezzo, incollare e stuccare. Le altre fasi della lavorazione, visto il tempo di 6 giorni per la polimerizzazione, verranno fatte su tre diverse ceramiche già pronte con la fase di lavorazione pronta.

Mi è stato chiesto


“Mi domando se sia sufficiente per renderci autonomi nel processo di applicazione del kintsugi tradizionale.”

No, non lo è e non lo è nemmeno il corso di 16 ore. Per diventare autosufficienti occorrono anni. E non dico mesi, dico anni. Durante un workshop, il mio come tutti gli altri e per qualsiasi materia, offrono gli spunti per imparare, ma tocca all’allievo poi dedicarsi a fondo per mettere in pratica gli insegnamenti.
Non ho bacchette magiche per far sì che una persona possa diventare autonoma.

“Sarò in grado di essere autonomo in tutte le sue fasi del processo una volta finito il corso?”

No, non sarai autonomo, sarebbe una pretesa richiedere che dopo 12/16 ore uno possa essere autonomo in una tecnica così preziosa, delicata e raffinata.
Avrai imparato le basi, diciamo l’alfabeto e a comporre le parole. Per iniziare a comporre le frasi ci vorrà del tempo. E quel tempo sarà solo tuo.
Diverso è chiedermi se avrai gli strumenti per diventare autonomo: sì, quelli li avrai.

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