Un restauro kintsugi per la quaresima di Cumiana

“Buongiorno e buon anno! Mi chiamo don Carlo Pizzocaro e sono parroco (da poco) di Cumiana in provincia di Torino. La filosofia del kintsugi ha per me un fascino particolare e diventa quasi una teologia se penso a questo scorrere di oro tra le crepe di qualcosa di più povero per renderlo non solo aggiustato, ma nobilitato. È una vera immagine della redenzione: LUI si è mescolato a noi per restituirci quella immagine e somiglianza che avevamo perduto.
Mi piacerebbe per la Quaresima valutare la possibilità di utilizzare calice e patena realizzati con questa tecnica…ne ha mai realizzati?”

Restaurare un oggetto con l’arte Kintsugi tradizionale mi permette di incontrare storie nuove, metafore differenti, interessanti modi di vedere oltre.
Don Carlo Pizzocaro, parroco di Cumiana, ha visto nell’oro che copre le crepe il messaggio di Dio, salvezza e redenzione per gli umili, per la fragilità.
Il suo progetto mi ha subito entusiasmato; il nostro primo incontro è stato a Magnano, al laboratorio di ceramica dei monaci di Bose.
(Ne ho scritto qualche anno fa, se vuoi approfondire puoi trovare a questo link notizie sulle ceramiche di Bose)

Abbiamo scelto, grazie anche all’aiuto del monaco ceramista Nymal, una calice e una patena che ben si accordassero; da lì ne è nata una rottura studiata, nella continua ricerca dell’armonia artistica.
Il restauro è durato un mese e mezzo, per dare il tempo alla lacca urushi di polimerizzare, prendendosi il suo tempo lento, quello della fragilità che diventa forza: lacca urushi e farina di riso per incollare; lacca urushi e tonoko per le stuccature; kuro urushi per la prima rifinitura; bengara urushi per preparare la base per la polvere d’oro; polvere d’oro 24kt; finitura con leggera lacca urushi per protezione.

Calice e patena restaurati con kintsugi per la parrocchia di Cumiana, Torino

Per approfondire
Il blog di Don Carlo Pizzocaro “Scrivimi sul cuore”
Il profilo Instagram di Don Carlo Pizzocaro “Doncapz”
Il laboratorio di ceramiche del Monastero di Bose

Imperfetti, tazza Tenmoku in gres.

Tazza Tenmoku, gres del Laboratorio Raku di Bussana Vecchia , imperfezione nella cottura della vernice che ha lasciato parti non verniciate.

Quando incontro un ceramista, chiedo sempre se ha qualche oggetto imperfetto, un oggetto che ha subito dei danni in cottura, una colatura di vernice, una crepa, un danno quindi che non gli permette di metterlo in vendita. Sono questi gli oggetti che cerco per creare la mia linea “Imperfetti”.
Su questi pezzi agisco con una ulteriore rottura che riparo con l’arte originale giapponese Kintsugi, lacca Urushi e polvere d’oro.
È un procedimento lento, prezioso e delicato, che rende uniche le mie opere, proprio perché è nell’imperfezione e nelle linee di rottura la loro perfezione e unicità.

 

Monastero di Bose: restauro di un piatto in gres

Piatto con rottura e filatura

Piatto quadrato con piedini a rialzo in gres realizzato nel laboratorio di ceramica del Monastero di Bose, Magnano, Biella.
Dimensioni 30x30cm.
Il piatto presenta una decorazione verde nera in vetrina con quadrato centrale non invetriato.
Si evidenzia una rottura e una filatura.

Restauro eseguito con tecnica Kintsugi originale giapponese. Lacca urushi e farina. Riposo in muro, condizioni di caldo umido. Stuccatura e carteggiatura ripetute. Lacca rossa e oro imitazione in polvere nelle linee di rottura.

Il sito del Monastero di Bose http://www.monasterodibose.it/

Porcellana Meissen, piattino con decoro blu a cipolla

Piattino da caffè in porcellana Meissen con decoro cipolla blu.
Restauro Kintsugi

Il piattino è rotto in parecchi pezzi ed alcuni frammenti sono mancanti.
Restauro arte Kintsugi, con lacca Urushi e tomoko per incollaggio e successive stuccature.
Carteggiatura con carta a vetro ad acqua.

Filettatura con lacca urushi rossa, adesivo per la polvere d’oro.
Pulitura con spugna e acqua dalla polvere in eccesso.

Vassoio Jardiniere V&B

Vassoio Jardiniere V&B decorazione floreale bianca e blu.
Rottura centrale Restauro Kintsugi

La tecnica Kintsugi è un’antica tecnica di restauro giapponese.
Le rotture vengono incollate e stuccate con resine naturali e riempite con polvere d’oro.
Il procedimento è lento, l’incollatura necessita almeno tre giorni di riposo in ambiente caldo e umido.
Si può applicare su ogni ceramica e su ogni tipo di rottura.

(Il mio primo articolo su di un restauro Kintsugi, la mia prima opera)