Mercoledì 14 ottobre, ore 20
Kintsugi, letteralmente “riparare con l’oro”, è una tecnica giapponese per restaurare oggetti in ceramica. Le linee di rottura sono lasciate visibili, anzi evidenziate con polvere d’oro, così da creare un nuovo oggetto, un’opera d’arte, unica e preziosa.
La tecnica Kintsugi ha origine in Giappone nel periodo Muromachi, sotto lo shogunato di Ashikaga Yoshimasa (1435-1490). È un’epoca fertile sotto il profilo culturale, chiamata Higashiyama bunka: molte sono le arti che, importate spesso dalla Cina, arrivano in Giappone e in seguito sono trasformate dalla filosofia del buddismo Zen.
Yoshimasa amava circondarsi di artisti e poeti nel suo palazzo tempio Ginkaku-ji, a Kyoto, e fu proprio lui a far nascere la cultura del cha no yu, la cerimonia del tè, in Giappone. Le tazze tenmoku, basse e tonde, realizzate da maestri ceramisti secondo l’estetica wabi sabi, impreziosivano la cerimonia, parte fondamentale del rituale. Alla tazza era data la massima importanza: il maestro del tè la riempiva lentamente, la girava più volte, poi la porgeva agli ospiti che, dopo aver bevuto il tè, ne tessevano le lodi e la bellezza. Una di queste tazze, forse la più preziosa o quella a cui era più affezionato, cadde dalle mani di Ashikaga Yoshimasa.”
Partecipazione
Il costo d’iscrizione per ogni lezione è di € 10.
Il costo d’iscrizione per tutte e tre le lezioni è di € 20.
Per iscriversi occorre inviare una email all’indirizzo info@chiaraarte.it
Il numero massimo di partecipanti a ogni lezione è di 10 persone.