Sabi, restauro Kintsugi

Restauro Kintsugi, tempo di lavorazione 3 mesi.
Questo è il tempo che ho dedicato alla lavorazione del vaso in porcellana cinese della metà 1700, bianco con decorazioni dipinte blu.
L’oggetto era stata incollato con cianoacrilato, ho dovuto scollare i pezzi a fatica (alcuni hanno resistito a ogni tentativo); i cocci sono stati incollati con mugi urushi, una miscela di farina di riso, acqua e ki urushi

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Kintsugi a Lucca Comics Games 2019


Cosa ci fa una restauratrice a Lucca Comics & Games? Può sembrare un controsenso portare un’arte antica tra cosplay e manga.
Non lo è. Lucca, nelle giornate del Lucca Comics & Games dedica al Giappone una sezione della manifestazione, Japan Town.


Partiamo da una delle più recenti novità in casa Japan Town: Japan Live trova una nuova location arricchita da eventi che mettono al centro la cultura giapponese. Le proposte per intrattenere i visitatori saranno molto variegate spaziando tra laboratori per neo-cosplayer sotto la guida di cosplayer affermati, interviste, performance di idol, karaoke, proposte culinarie da leccarsi i baffi e sfilate di gruppi e associazioni legati alle passioni di chi ama il Giappone.
Fonte Justnerd

Tra le iniziative in programma ci sarà anche una serie di appuntameti dedicati all’arte Kintsugi è un’antica tecnica giapponese che consiste nel restaurare oggetti in ceramica mettendo in evidenza le crepe con polvere d’oro.

A Lucca Comics & Games 2019 quindi proporrò un laboratorio, dove ci si confronterà non solo col restauro di una tazza con la tecnica Kintsugi moderna ma anche con la ricostruzione di ideogrammi: Forza, Coraggio e Impermanenza.

Due saranno gli appuntamenti del corso, tenuti entrambi nella Sala Workshop Japan Town (Sala Botte):

  • Dalle ore 10:00 alle ore 12:00 di sabato 2 novembre
  • Dalle ore 10:00 alle ore 12:00 di domenica 3 novembre

Inoltre, sabato 2 novembre dalle ore 17:00 alle ore 18:00 nella Sala Incontri Japan Town (Auditorium Cappella Guinigi), sarà possibile scoprire di più su questa tecnica artistica nella conferenza “Kintsugi, l’arte di riparare con l’oro”, sempre con Chiara Lorenzetti.

Ricordo che tutti gli eventi di Japan Town sono fuori dal perimetro della manifestazione e quindi non abbisognano del biglietto di ingresso.

Per partecipare occorre inviare una mail a info@chiaraarte.it per i dettagli e costi.

Fonti

Lucca Comics & Games
Just Nerd

I prossimi workshop Kintsugi per l’autunno

È l’estate il periodo del riposo, ci si stacca dal quotidiano e la mente può finalmente essere libera di dedicarsi a sè. C’è chi fa sport, chi legge, chi dorme, chi viaggia, chi semplicemente vive il proprio tempo.
Io uso l’estate per riposarmi, viaggio appena posso e incontro le persone, l’arte soprattutto, mi inerpico a cercare piccoli villaggi, artigiani sconosciuti, mi piace ascoltare le persone, fare mie le loro storie.
E progetto. Progetto l’autunno, con tranquillità e tempo mi informo sui corsi, acquisto libri che leggerò, poso le fondamenta per il tempo che verrà.

Se anche tra voi c’è qualcuno che ama in estate fare progetti per l’autunno, eccovi le prossime date per i workshop di Kintsugi.

Se vuoi saperne di più, chiedi l’iscrizione alla mia newsletter, a info@chiaraarte.it

Restauro Kintsugi con tecnica tradizionale – corso base-10 ore, Milano.

La tecnica di restauro Kintsugi sta avendo grande riscontro in tutto il mondo. In Italia siamo ancora pochi a praticarla secondo l’antica tradizione giapponese, che prevede l’utilizzo di lacca urushi e polvere d’oro.
Vista la curiosità che avete intorno a questa tecnica, ho deciso di attivare un corso base di tecnica tradizionale di 10 ore su due giorni.
Lo terrò a Milano, pressolo Spazio Melotti, via Melotti 4, Milano Rogoredo (quartiere Santa Giulia) nei giorni 5-6 ottobre 2019.
Sabato 5 ottobre: ore 14-18
Domenica 6 ottobre: 10-12/ 13-18

Questo corso offre agli allievi la conoscenza base sulla storia e
l’evoluzione del restauro Kintsugi. Si compone di una parte teorica, in cui
verranno ripercorse le tappe che hanno portato alla nascita della tecnica, si
apprenderanno le informazioni di base sull’arte ceramica giapponese, sulla
cerimonia del té (strettamente legata al Kintsugi). La parte pratica verterà su
rottura, uso della lacca urushi, restauro e uso della polvere d’oro imitazione.

Questo corso prevede che alcune fasi della lavorazione vengano eseguite su oggetti già in fase di restauro, dati i lunghi tempi di polimerizzazione della lacca urushi.

Scarica qui il programma completo.

Spazio Melotti
Via Melotti 4
Milano Rogoredo, quartiere Santa Giulia
Chiama 3495830059
Mail info@chiaraarte.it

Workshop di quattro ore di Kintsugi moderno da Arti-sta a Monza

Domenica 29 settembre, dalle 14,30 alle 18.30, terrò il workshop di 4 ore di tecnica moderna a Monza, presso Arti<>sta.
Arti<>sta è un associazione culturale che non opera a fini di lucro con sede in Vicolo Lambro 1 a Monza, persegue finalità di promozione, divulgazione di idee ed esperienze tattili, visive ed emotive promuovendo l’arte del “fatto a mano” e dell’artigianato in genere.
In programma dal prossimo settembre corsi, workshop, eventi, convegni e mostre.
Apertura solo durante le manifestazioni e i corsi.

Questo corso offre agli allievi la conoscenza base sulla storia e
l’evoluzione del restauro Kintsugi. Si compone di una parte teorica, in cui
verranno ripercorse le tappe che hanno portato alla nascita della tecnica, si
apprenderanno le informazioni di base sull’arte ceramica giapponese, sulla
cerimonia del té (strettamente legata al Kintsugi). La parte pratica verterà su
rottura, uso di resina epossidica, restauro e uso della polvere d’oro imitazione.

Scarica qui il programma completo.

Arti<>sta
Vicolo Lambro 1
Monza
Per informazioni e iscrizioni
Chiama 3386246178
Email infoarti.stamonza@gmail.com

Workshop di due ore Kintsugi Moderno presso Atelier Arte Insieme

Sabato 28 settembre, dalle 10 alle 12, si terrà il corso di tecnica Kintsugi moderna base, due ore complessive.
Ho scelto l’Atelier Arte Insieme perché è un luogo delicato e sereno, Melania e Nadia sono ospiti eccellenti e nel loro laboratorio, dove ho già condotto diversi corsi, mi trovo bene.

Questo corso offre agli allievi la conoscenza base sulla storia e
l’evoluzione del restauro Kintsugi. Si compone di una parte teorica, in cui
verranno ripercorse le tappe che hanno portato alla nascita della tecnica, si
apprenderanno le informazioni di base sull’arte ceramica giapponese, sulla
cerimonia del té (strettamente legata al Kintsugi). La parte pratica verterà su
restauro, uso di resina epossidica e polvere d’oro imitazione.

Qui si può scaricare il programma del corso

Atelier Arte Insieme
Via Gabetti 4
Milano

Per informazioni e iscrizione
Chiama 339 547 6894
Email arte.insieme@libero.it

Workshop di 4 ore di tecnica moderna, Venezia, I Bochaleri, 14 luglio 2019

L’arte Kintsugi è un’antica tecnica giapponese che consiste nel riparare oggetti in ceramica mettendo in evidenza le crepe con polvere d’oro.
Nasce alla fine del 1400, sotto lo shogunato di Ashigaka Yoshimasa, in un periodo culturale e artistico molto fertile, influenzato dall’estetica wabi sabi e dalla filosofia Zen.
La tecnica originale giapponese prevede l’uso della lacca autoctona Urushi e della polvere d’oro; in occidente viene più comunemente usata la resina, perché ha costi ridotti ed è di più semplice reperibilità.

Il corso “Kintsugi, l’arte di riparare con l’oro” è aperto a chi vuole conoscere una parte di mondo giapponese, fatto di poesia e arte, di filosofia e di cerimonia del tè. È condotto da Chiara Lorenzetti, restauratrice dal 1991 presso Chiarartè, a Biella, studiosa e restauratrice di arte Kintsugi.


PROGRAMMA
-Storia dell’arte Kintsugi.
-Higashiyama bunka: la nascita della cerimonia del tè, l’Ikebana, il sumi-e, il teatro No e la produzione ceramica.
-Mushin e mono no aware, la filosofia del Kintsugi.
-Rottura, il suo significato.
-Studio di un oggetto in ceramica e sua rottura.
-Restauro Kintsugi con resina e polvere d’oro.
-Yobitsugi e maki-e, diversi approcci artistici al Kintsugi

Per Info contattare I Bochaleri
Evento Facebook

Workshop Kintsugi, Nipponbashi Matsuri 2019, Treviso, 30 giugno 2019

Kintsugi significa “riparare con l’oro”: durante il laboratorio di due ore andremo a sperimentare come questa antica tecnica giapponese, risalente alla fine del 1400, possa essere attualizzata e resa fattibile con nuovi materiali, andando a valorizzare crepe e rotture di un pezzo da restaurare.
Il laboratorio è aperto a chi vuole conoscere una parte di mondo giapponese, fatto di poesia e arte, di filosofia e di cerimonia del tè.
Porteremo a casa un oggetto in ceramica riparato con la tecnica Kintsugi e i passi per iniziare a conoscere la cultura giapponese in tutte le sue sfumature.


Il workshop comprende:
2 ore di lezione e laboratorio (dalle 15 alle 17 di domenica 30 giugno)
Una ceramica
I materiali per il lavoro della giornata, colla e polvere simil oro.
Luogo del workshop: area workshop di Papermedia, via San Nicolò 11, Treviso

Per costi e informazioni contattare gli organizzatori.
Evento Facebook

KINTSUGI: ARTE TRADIZIONALE, MODERNA E METAFORA

Perché scrivo questo testo? Perchè se è vero che una metafora ha un grande valore se unita all’arte Kintsugi, conta che si usino parole corrette, termini esatti, provenienze certe, immagini che raccontino il vero e non un falso.

Da anni realizzo restauri di ceramiche e opere d’arte utilizzando la tecnica tradizionale Kintsugi, da prima che diventasse molto conosciuta e apprezzata anche in Italia. Ho studiato molto, sono stata in Giappone per imparare, non smetto mai di fare formazione; per questo vi dico “Prima di scrivere chiedete. Informatevi e scrivete notizie vere, piuttosto meno ma corrette. Così la metafora sarà ancora più forte, come forte e potente è la forza della lacca urushi, la vera preziosità dell’arte Kintsugi”

LA TECNICA TRADIZIONALE

Kintsugi, kin (oro) + tsugi (riparare), è una tecnica artistica di restauro giapponese per ceramiche che risale alla fine del 1400.
Le rotture delle ceramiche vengono incollate usando la lacca urushi, una lacca estratta dalla pianta Rhus Verniciflua, presente in Giappone.
La lacca viene estratta dalla piante nel periodo da maggio a novembre, mediante piccoli tagli sulla corteccia: da una pianta se ne estrae mediamente 200gr.
La lacca urushi viene mescolata con farina di riso o farina di grano; questa sostanza ha forti qualità adesive ma necessita di una settimana per raggiungere una buona tenuta. Una settimana in un ambiente caldo umido, detto muro.
Dopo la prima fase di incollaggio, le crepe sono stuccate con lacca urushi e polvere tonoko; di nuovo la ceramica deve essere tenuta nel muro per una settimana circa.
Questa fase di stuccatura può essere ripetuta quante volte necessita fino a raggiungere un buon grado di perfezione. E sempre, ogni volta, occorrerà rimettere la ceramica nel muro.
Terminata la stuccatura e carteggiatura, sulle linee di rottura viene applicata a pennello la lacca bengara urushi; tale lacca rossa viene usata per aumentare il tono caldo dell’oro che in seguito viene applicato.
Sulla lacca rossa, lasciata asciugare per una mezzora circa, viene depositata la polvere d’oro. Tale polvere può essere oro puro 24kt, di varia grammatura o polvere d’argento (Gintsugi, gin:argento, tsugi:riparare)

Nella fase successiva la polvere d’oro viene lucidata con cotone di seta, wata o con il dente d’orata, simile alla pietra d’agata per i doratori.
La ceramica viene messa nuovamente nel muro e lasciata per una settimana in modo che la lacca possa ancora polimerizzare e rendersi stabile.
La ceramica così restaurata è riutilizzabile per la sua funzione

LA TECNICA MODERNA

In occidente è stata inventata una tecnica moderna più semplice per rendere un effetto simile al Kintsugi tradizionale.
Tale tecnica, differente da chi la pratica, prevede normalmente l’utilizzo di resina epossidica bicomponente e polvere d’oro finto (o porporina o polvere d’ottone).
La resina epossidica asciuga in 10 minuti e il risultato è immediato.
Non conviene però sottovalutare la realizzazione di questa tecnica, resta comunque un atto artistico e come tale necessita di talento, dedizione e pratica.
Resta chiaro però che le due tecniche sono molto differenti e comportano tempo e costi molto distanti tra loro; sapere dell’esistenza delle due tecniche, quella tradizionale e quella moderna e saperle riconoscere, è il primo passo per imparare a conoscere, ma soprattutto per rispettare un’arte antica che proviene da un paese differente dal nostro.

LA FILOSOFIA GIAPPONESE

La filosofia giapponese sottesa a questa tecnica è il mono no aware, ovvero l’empatia per le cose. Quando un artigiano si appresta a lavorare su di una ceramica con un restauro Kintsugi, sviluppa una specie di innamoramento e di stima per l’oggetto che ha tra le mani. Lo studio, il lavoro, l’uso della lacca, l’oro che ricopre le crepe, sono atti di devozione per la ceramica e lo scopo è quello di permettere alla stessa di adempiere allo scopo per cui è stata creata.

LA METAFORA OCCIDENTALE

Cosa è arrivato in occidente? Prima di tutto la metafora delle crepe come ferite personali, o dell’anima, che possono essere rese migliori se trattate come talenti. Un fallimento, una caduta, un lutto, una cicatrice, restano indelebili e sono fonte di afflizione, vergogna, depressione, stati mentali alterati e negativi. Il Kintsugi, con l’oro che mette in evidenza una rottura senza nasconderla, ci porta a riflettere che ogni cambiamento è un passo in avanti, anche quando si cade.
Che se falliamo possiamo tornare a risplendere, che dal buio nasce la luce.
Sono tantissimi gli esempi che potrei fare, dagli abiti Kintsugi per disabili, alla poesia Kintsugi, dal terapia per donne pazienti oncologiche all’accostamento alla tanto amata resilienza.
Un mondo immenso, infinito quasi, di metafore incollate all’arte Kintsugi, alle volte forzatamente, altre meno.

Perché scrivo questo testo? Perchè se è vero che una metafora ha un grande valore se unita all’arte Kintsugi, conta che si usino parole corrette, termini esatti, provenienze certe, immagini che raccontino il vero e non un falso.
Da anni realizzo restauri di ceramiche e opere d’arte utilizzando la tecnica tradizionale Kintsugi, da prima che diventasse molto conosciuta e apprezzata anche in Italia. Ho studiato molto, sono stata in Giappone per imparare, non smetto mai di fare formazione; per questo vi dico “Prima di scrivere chiedete. Informatevi e scrivete notizie vere, piuttosto meno ma corrette. Così la metafora sarà ancora più forte, come forte e potente è la forza della lacca urushi, la vera preziosità dell’arte Kintsugi”

Traditional Kintsugi course: it’s the feeling that remains

Every course has its history; every apprentice entwines tales, passion, art, curiosity and, together, they create a thick fabric made of relationship and sharing.

I chose to commit part of my work as restorer to teaching; I don’t mean to colonize the world with the art of Kintsugi. But I would like to illustrate an unknown and often wrongly interpreted art. The time I dedicate is well spent, because I give my knowledge and, in turn, I receive very pleasant meetings, creative impressions and special emotions.

Teaching the traditional Japanese Kintsugi technique is challenging. It is not only about teaching the technique, but also about generating a passion in the apprentices.

In fact, Kintsugi is a wonderful and precious technique but, above all, it is a complex technique that requires good manual skills and aptitude for manual work.

The urushi lacquer, a natural resin extracted from the Rhus Verniciflua plant, besides being a very resistant, strong and water-repellent material, also has the disadvantage of having an allergenic effect through contact: if it’s not well used one risks serious and troubling skin problems.

This is the first of the hurdles an apprentice has to overcome, and the only way to do this is, first of all, to have the knowledge and, in the second place, a humble and respectful approach.

The lacquer has a delicate polymerisation process, that activates through temperature and humidity and, moreover, it requires a long time. All this is very different from our actual working habit, with its chemical materials that have fast and programmed times and that do not need our control. In turn, the lacquer needs to be looked after, to be followed step by step, every day, until it hardens and becomes ready for the next phase.

dav

How much time are we willing to dedicate?

This is the question I ask my apprentices, this is what I teach them and this is the added value that makes it possible to fall in love with Kintsugi.

The course “Kintsugi, the art of repairing with gold”, which just finished, has been organized together with the association “Giappone in Italia”, and held in the “Teiera Eclettica” store, in Milan, has been a very interesting experience for me. I organized the lessons in four days (four hours each), with an interval of one week. I made this in order to allow the apprentices to become familiar with the slowness of the lacquer. Each one had two ceramics on which we worked during the lessons. They had to look after them at home, checking temperature and humidity and every week they had to bring them back to the lesson in order to keep on working on them.

Instead, the materials used during the course were in common: every apprentice had to take care of them, cleaning and handling them with attention. In fact, this is my first request, on which I am very strict: respecting and cleaning the materials is equivalent to knowing how to work. A clean desk is the first step for a good job.

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Orietta, Lidia, Mara, Isotta and Helga. Five women, five different stories, above all in purpose and expectations.

From the very beginning we built a team. If someone needed help, the others helped. At some times I helped personally. Time ran very fast, perhaps too fast, among informations, attentive silences, personal stories and more than a good cup of tea, provided by Barbara, our adorable hostess.

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What will my apprentices do now? For the time being I admire their work, well-finished ceramics to which each one of them has given her personal touch. I admire their happy smiles. And I wait to see them blossom, grow and create with courage, professionalism and, before everything else, with respect for an art that comes from an antique time and a far country and of which we are just beginning to learn the profound meaning.